Ma che cosa sono i GAP? (Gruppi di Acquisto Popolare)
I GAP sono reti di cittadini che si uniscono e decidono l'acquisto collettivo di beni quali generi alimentari.
Il tutto è regolato per legge, ogni GAP non fa vendita e non fa nessun lucro, ma contratta il prezzo direttamente
con i produttori e poi crea una rete di distribuzione alternativa a quella delle grandi catene.
Tutti i prodotti del GAP sono tracciati in modo da poter risalire al produttore e conformi alle leggi riguardanti l'igiene.
Ciò che ha spinto la nascita dei GAP (oramai presenti su tutto il territorio nazionale) è la necessità sempre più
impellente di combattere il carovita: molti GAP hanno iniziato la loro attività con il pane a
prezzo calmierato (1 euro al kg), per poi estendersi anche ad altri prodotti.
Perchè partire dal pane? Innanzitutto per l'alto valore simbolico di questo alimento essenziale, poi per
combattere la bolla speculativa attorno al grano e derivati; per chi non lo sapesse, il grano è quotato in
borsa e da qui nascono le speculazioni su un elemento vitale per l' uomo che ogni governo dovrebbe invece garantire
a prezzo calmierato e popolare.
I Gruppo d' Acquisto mirano proprio a raggiungere tale scopo, dimostrare che può esistere un commercio a
prezzo stabilito tra le parti (produttore e consumatore), un commercio in cui chi produce e chi consuma hanno
un rapporto diretto e di fiducia.
RESISTERE AL CAROVITA SI PUÒ E SI DEVE!
ADERISCI ANCHE TU AL GAP PIÙ VICINO A TE O ATTIVATI PER FARNE NASCERE UNO NELLA TUA CITTÀ!
ECCO COME DISTRIBUIRE IL PANE AD UN EURO AL KG NEL TUO TERRITORIO
Il prezzo del pane è cresciuto negli ultimi anni in maniera impressionante così come quello dei generi di prima necessità, questa dinamica è coincisa con la progressiva diminuzione del potere di acquisto dei salari e delle pensioni. Sull'impoverimento generalizzato che ha subito la nostra popolazione per opera della speculazione e dell'assenza di forme d'Indicizzazione dei salari e delle pensioni, la politica è stata incapace di intervenire se non con operazioni di facciata. Il mercato inoltre è riuscito anche su questo terreno a ritagliarsi una nicchia di profitto, creando una serie di strutture con prodotti sottocosto con un livello bassissimo di qualità. L'iniziativa che è partita da Roma dei Gruppi di acquisto popolari dal PRC ed ACTION denominata boni come er pane cerca di rompere il ricatto, per il quale se non arrivi a fine mese devi mangiare prodotti di bassa qualità. Associandosi come consumatori infatti si è riusciti sensibilmente a ridurre il prezzo del pane arrivando al prezzo di un euro al kg, ma anche ad averlo di ottima qualità. Questo obbiettivo si è raggiunto sostanzialmente perché il gruppo di acquisto contratta il prezzo direttamente dal produttore saltando ogni tipo d'intermediazione.
ECCO COME FUNZIONA
Innanzitutto occorre dire che Il gruppo di acquisto popolare nato sul pane a Roma si ispira al lavoro fatto dai GAS (gruppo di acquisto solidale) in questi decenni, i GAS e la rete che li mette insieme www.retegas.org infatti hanno nel tempo svolto un lavoro molto importante in termini di innovazione sul versante dei consumi critici, tant'è che i GAS, pur essendo molto diversi fra loro sono stati riconosciuti dalla Finanziaria del 2008 – negli art. 266 –267 – 268. Il Gas può essere riconosciuto quindi come ente associativo o come gruppo di persone informale che si mettono d'accordo per ordinare direttamente il prodotto al distributore. Quello che lo contraddistingue è il fatto che esso è un soggetto associativo senza scopo di lucro costituito al fine disvolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale. Non è necessario avere la partita Iva per la fatturazione, basta il codice fiscale della singola associazione o della persona fisica che acquista per conto del gruppo, è sufficiente anche lo scontrino. È chiaro che per partire con un lavoro di questo genere nel proprio circolo il primo elemento su cui lavorare è la costituzione di un gruppo informale di consumatori che decidono di acquistare il pane o altri prodotti ( Se si sceglie di creare un gruppo di acquisto informale sarebbe bene sottoscrivere una carta d'intenti la cui bozza è inserita qui di seguito ). Per questo sarebbe opportuno che i gruppi informali partissero da un'elenco iniziale di persone che ordinano il pane (basterebbe ad esempio 'inscrivere le famiglie degli iscritti', o fare il 'porta a porta'per alcuni condomini o caseggiati vicini), ed è importante avere una lista delle persone che hanno ordinato il pane. Se esistono già dei gruppi di acquisto che già lavorano sul territorio occorre lavorare con loro sulla questione del pane ad un euro al kg, così come se esistono altre strutture nel territorio, la pratica sulla quale muoversi è quella dell'obiettivo. Le persone che acquistano il pane associandosi tramite il gruppo di acquisto infatti, possono in futuro ordinare altri prodotti(latte, pasta, uova, olio), e possono iniziare a lavorare sulla questione del consumo critico, oltre che della ricostruzione di legame sociale nel proprio quartiere, per questo la costruzione del GAP deve essere intesa come pratica di reinsediamento, e di costruzione di una nuova forma di democcrazia . La cosa importante che non dovrebbe essere fatta è quella di ricaricare il prezzo sul prodotto, esso deve essere lo stesso di quello che viene stabilito con il produttore. Per cui diventa importante tenere con se sempre la fattura o lo scontrino dell'acquisto in caso di controlli. In futuro si consiglia di associarsi formalmente anche perché in questa maniera è possibile ottenere finanziamenti da parte dei comuni e dalle altre istituzioni. La pratica di dare il pane gratis rappresenta per noi un metodo deleterio e controproducente, che non costruisce solidarietà fra pari ma mantiene inalterate le gerarchie tra padrone e servo, tra ricco e povero. La storia del movimento operaio ci ha insegnato che la dignità è uno dei terreni fondamentali che ci contraddistingue, queste pratiche non ci appartengono.
Come contrattare il prezzo e la qualità dal Produttore
Con il gruppo di acquisto popolare si ribalta la logica della coperta corta che mette i ceti popolari l'uno
contro l'altro, non conta se sei clandestino o Italiano, più si è meglio è, perchè meglio si contratta il prezzo
con il produttore, questo almeno è quanto è avvenuto per il GAP romano, che è riuscito ad abbassare il prezzo del
pane da 1.10 ad 1 euro al kg in una settimana,passando da un'ordinativo da 800 a 1150 kg di pane.
A Roma ad esempio il pane distribuito dai GAP è prodotto da un forno umbro, che utilizza grano proveniente
esclusivamente dall'Umbria. Il prodotto viene consegnato a file di un kg confezionato in maniera tale da rendere
possibile la tracciabilità del prodotto. Nella scelta del produttore però pensiamo sia giusto inserire anche la
qualità del lavoro come criterio di scelta, in questo caso occorrerebbe determinare un criterio di tracciabilità
che immette elementi di trasparenza non soltanto su come si forma il prezzo e la qualità del prodotto, ma che
assicura ad esempio che non ci sia lavoro nero dal campo al molino.
Come parto nel mio quartiere
Il volantino messo vicino ai centri commerciali, distribuito nei mercati, inserito nella cassetta delle poste
resta uno dei strumenti più efficaci di comunicazione. L'esperienza romana ci dice che l'argomento pane, ha con
se un valore simbolico estremamente potente che qui non ricostruiamo. Questo elemento fa si che sul terreno del
pane e del caro vita abbiamo una certa facilità a passare sui media, per cui occorre predisporre comunicati stampi
che spieghino in cosa consiste l'iniziativa e la quantità di kg distribuiti ( di seguito troverete lo schema del
comunicato stampa). Occorre ad esempio cercare di utilizzare la sigla del GAP con il nome della propria città e
del proprio quartiere per passare sulla stampa locale. È importante creare una mail per le informazioni da
inserire nel volantino, e se si ha una certa affinità con internet creare un blog specifico, oltre che una
mailing list.
Ma la cosa davvero importante è il passaparola, se il GAP viene vissuto come uno strumento del popolo per il
popolo la diffusione delle informazioni avviene quasi per naturalità, ed è questo quello che ad esempio è
avvenuto in queste due settimane a Roma. La prima uscita del GAP per il pane ad un'euro al kg deve essere
comunque un'uscita pubblica e visibile, se le sedi dei nostri circoli sono in punti di passaggio possiamo
direttamente distribuire il pane da lì, altrimenti possiamo fare un banchetto dimostrativo facendo vedere
che è possibile concretamente ridurre il prezzo dei generi alimentari, è importante inoltre lavorare perchè
altre realtà (centri sociali, camere del lavoro, condomini di quartiere, GAS già esistenti) si aggreghino.
Queste uscite, devono essere intese come dimostrative del funzionamento dei GAP, e quindi possono anche essere
episodiche. Quello che però richiede una continuità è tenere in vita il gruppo di acquisto in quanto tale.
A Roma il GAP distribuisce il pane, una volta a settimana, una continuità che richiede un alto livello di
militanza sociale, per i circoli più piccoli consigliamo di partire con questa scadenza per almeno alcuni mesi
e poi di verificare la sperimentazione.
Chi fa che?
La forza dei gruppi di acquisto consiste nel fatto cheil lavoro viene distribuito fra i singoli associati,
tenere aperta una sede anche una volta a settimana, andare a prendere il pane dal forno o al punto di raccolta
è un onere che non deve ricadere sui soliti noti. Dobbiamo cercare di fare in modo che si sviluppi una rotazione
degli incarichi, per certi aspetti possiamo dire che un GAP funziona come una banca del tempo, in cui ognuno dei
singoli associati dedica una parte del suo tempo per un determinato obiettivo. Per quanto riguarda la scelta di
quale fornitore prendere essa dovrà avvenire per decisioni prese collettivamente da tutti i singoli associati,
per questo è opportuno che il gruppo di acquisto in via di formazione sviluppi un proprio regolamento con
relativo statuto.
È opportuno inoltre lavorare per moltiplicare i gruppi di acquisto, in maniera tale da rendere il nostro
intervento ancora più capillare. Infine i GAP devono essere in grado di articolare nel proprio territorio
una campagna contro il caro vita che chiede che le istituzioni intervengano per bloccare i prezzi.
Intrecciare democrazia, consenso, e mutualismo è la strada feconda per ricostruire la nostra utilità sociale,
sperimentazioni come queste, servono anche a questo. Importante infine la formazione di militanti sociali pari
in grado di formarne a loro volta altri in grado di poter creare altri GAP, occorre concepire la nostra
organizzazione come un modello che si muove agilmente nella crisi della rappresentanza e dell'agire politico
classico, per questo è importante concepire le nostre sezioni anche come luoghi formativi, e fare in modo che
l'autorganizzazione popolare cresca.
Quale sbocco politico?
Oltre ai Gap ed alla pratica di mutualismo che rappresentano, è importante sviluppare una vertenza
politica su più livelli, riuscire a convocare in ogni città una riunione sull'emergenza carovita è
fondamentale per generare massa critica e partecipazione attorno alla nostra iniziativa e agli ordini del
giorno, occorre lavorare che questa nostra campagna possa in futuro costruire una mobilitazione generale
su questo terreno con una giornata nazionale, per questo occorre essere pragmatici sul piano pratico e
della messa in comune delle esperienze senza rinunciare alla nostra identità nello sviluppo della rete.
Nei volantini deve essere esplicitato chiaramente che noi ci muoviamo perchè il nostro governo invece di aiutare
chi non arriva a fine mese aiuta i banchieri e speculatori. Occorre chiedere alle istituzioni il prezzo politico
dei prodotti di prima necessità, il controllo delle speculazioni sul prezzo, l'esposizione del prezzo sorgente
del prodotto. Inoltre occorre inserire questa nostra battaglia in una campagna sulla crisi, noi la crisi non
la paghiamo vuol dire anche reintroduzione di una nuova forma di tutela di salari e pensioni dall'inflazione
e dalla perdita di potere di acquisto che ne segue.
Ancora una volta quindi muoversi sul versante di un investimento nelle forme di nuovo mutualismo intrecciate
a percorsi di vertenzialità e generalizzazione della lotta ci sembra la risposta adeguata per creare una nuova
opposizione di sinistra al neoliberismo.
Piobbichi Francesco - DIPARTIMENTO PARTITO SOCIALE PRC - info 334/6883166 piobbico@hotmail.com
GAP Catania: In collaborazione tra la federazione PRC di Catania, i circoli Librino-zona sud e precari ed il centro sociale Iqbal Masiq, ogni Venerdì dalle 10:30 alle 12:30, da due mesi il GAP procede nella distribuzione di pane ad un euro al kg e con frutta (pere, mele, kiwi e fragole) e verdura( lattuga, fave, spinaci, melenzane, peperoni, zucchine e cetrioli)...
GAP Viareggio: Stamani a partire dalle 9.30 si è svolto il primo GAP nel quartiere Varignano a Viareggio. La distribuzione di pane, pasta e altri prodotti a prezzi calmierati ha avuto un successo straordinario. Gli attivisti e le attiviste che curano l'organizzazione del Gruppo d'Acquisto Popolare, sono stati letteralmente assediati, già nelle fasi di montaggio del gazebo, ...
GAP Palermo: Raddoppiano i GAP a Palermo e si apre il primo sportello legale. Grazie al grande successo popolare che sta avendo il GAP del mitico Circolo F. Vella di Rifondazione, superate alcune diffidenze, si sta estendendo rapidamente, a Palermo, la pratica del partito sociale ad altri circoli del PRC sia in città che in provincia...